lunedì 9 maggio 2011

Quando emigrano le donne



L'emigrazione femminile continua ad essere un fenomeno poco indagato, specialmente se si tratta di emigrazione italiana, nel presente e nel passato, limitata al territorio nazionale o diretta all'estero. Come in molti altri casi, l'interpretazione dei movimenti migratori spesso prescinde dall'adozione di una prospettiva di genere indispensabile per capire le motivazioni che spingono le donne, specie se sole, a lasciare la propria terra d'origine e per individuare le modalità attraverso le quali avviene il loro inserimento nel contesto sociale di arrivo.
Il documentario Il mio quartiere si chiama Europa, realizzato da Francesca Nota tra Aosta e Parigi, prova a mettere a confronto le testimonianze di quattro donne di differenti generazioni che hanno vissuto o stanno vivendo importanti esperienze migratorie. Si tratta di un primo lavoro, volutamente parziale, finalizzato a mettere in luce i tratti comuni e le differenze tra l'emigrazione femminile italiana di ieri e di oggi. 
In un contesto come l'attuale in cui i migranti, uomini o donne che siano, sono detti "clandestini" e vengono raccontati dai media come massa indistinta, senza nome e senza volto, appare più che mai necessario dare voce, nome e volto a chi si mette in cammino. Fare questo, ascoltando i racconti di donne che potrebbero essere le nostre nonne, madri, sorelle, amiche significa avvicinare lo sguardo alla realtà quotidiana di chi ha dovuto e forse anche voluto andare a vivere altrove.


Il documentario Il mio quartiere si chiama Europa verrà presentato oggi in anteprima alle ore 17.00 ad Aosta presso il CSV e questa sera alle ore 21 all'auditorium della biblioteca di viale Europa.
Chi fosse interessata ad organizzare una proiezione pubblica può scrivere a quartiereeuropa@gmail.com



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